La rivoluzione transdiagnostica nei disturbi del neurosviluppo
Immaginate un bambino che fatica a scuola, mostra difficoltà di attenzione o ha problemi nelle interazioni sociali. Tradizionalmente, il percorso sarebbe stato chiaro: valutazione, diagnosi (ad esempio ADHD, autismo o dislessia) e intervento basato su quella specifica etichetta. Ma cosa succede se questo approccio non cattura pienamente la complessità dello sviluppo del bambino?