Cos’è lo screening e perché farlo

Lo screening delle abilità di apprendimento (d’ora in poi chiamato semplicemente screening) è una metodologia di rilevazione che permette di predire un possibile Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) come dislessia, disortografia, discalculia o disgrafia, attraverso strumenti che abbiano, per l’appunto, possibile valore predittivo.

Affinchè questo sia possibile gli strumenti devono avere adeguate caratteristiche psicometriche (validità e affidabilità),  avere dati normativi recenti (punteggi di riferimento) ottenuti a partire da un ampio campione rappresentativo della popolazione indagata e aver possibilmente dimostrato un buon indice discriminativo.

Lo screening non ha un valore diagnostico, non permette la diagnosi di un disturbo dell’apprendimento ma permette l’identificazione di quegli studenti che presentano difficoltà marcate in quelle abilità solitamente deficitarie in soggetti con DSA.

Dicendola in altri termini, la maggior parte degli studenti con DSA ottiene scarsi punteggi in questo genere di prove ma anche alcuni studenti senza DSA potrebbero risultare carenti. Una volta identificati questi soggetti potranno messere in atto attività mirate di potenziamento nei loro confronti e a seconda dell’esito segnalare o meno alla famiglia il sospetto di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento.

Nonostante questa spiegazione, talvolta qualcuno si chiede “perché la scuola dovrebbe fare screening?”

 

linee guida 170 2010

 

Parto col ricordare che il primo passo previsto dalla legge 170/2010 per la gestione dei DSA, ovvero la messa in atto di interventi di identificazione precoce dei casi sospetti (screening) spetta proprio alla scuola.

Questo significa che fare screening a scuola è un obbligo sancito per legge, e non deve dipendere quindi solo dalla buona volontà di qualche insegnante. Ogni scuola è tenuta per legge a mettere in essere questo tipo di interventi.

Ora, anche se il motivo legale è un motivo che dovrebbe essere abbastanza valido per le scuole, vorrei appellarmi però anche alle coscienze e ai cuori degli insegnanti.

Uno studente con DSA individuato in tempo avrà la possibilità di ricevere tempestivamente trattamenti riabilitativi e attenzioni didattiche che gli permetteranno di esprimere al meglio tutto il proprio potenziale, di vivere la scuola in una maniera positiva e di scegliere percorsi che gli permettano di realizzarsi nonostante il suo disturbo.

Viceversa, studenti che non sono passati attraverso maglie di screening, o quantomeno non abbastanza sistematiche o condotti con strumenti adeguati, rischiano quando va bene una diagnosi tardiva o di non ricevere mai una diagnosi, proseguendo nel loro percorso con fatica, arrancando, mettendo in dubbio le proprie capacità, vivendo male la scuola e scegliendo in seguito percorsi inferiori alle proprie reali potenzialità.

Questo non solo è uno spreco di capitale umano e un costo anche economico per la società, a causa delle ripercussioni emotive e comportamentali di questi vissuti in età adulta, ma è una cosa ingiusta.

Tramite questo articolo spero quindi di poter suggerire a voi insegnanti degli strumenti di screening efficaci, al fine di vedere sempre meno ragazzi grandi o giovani adulti (o addirittura adulti) arrivare nel mio studio mettendo in dubbio la propria intelligenza e il proprio valore per ricevere una diagnosi di DSA quando avrebbero potuto riceverla molto prima permettendo di evitare così tanta sofferenza.


InTempo

Prima di presentare gli strumenti specifici per la valutazione della lettura, della scrittura e del calcolo, voglio presentarvi la piattaforma InTempo, nata dalla collaborazione tra SOS Dislessia di Giacomo Stella e la Software House Anastasis.

La piattaforma pensata per le scuole prevede un modulo di osservazione strutturata e la somministrazione di semplici prove individuali (della durata tra i 5 e gli 8 minuti) agli studenti:

  • Pappagallo, prova di ripetizione di non parole (1° primaria)
  • RAN, prova di denominazione rapida di colori (dalla 1° alla 3° primaria)
  • Sillabe, prova di lettura di sillabe (2° primaria)
  • Dettato, prova di scrittura di una lista di parole (dalla 1° prima alla 5° primaria)
  • Lettura, prova di lettura di un breve testo (dalla 1° alla 5° primaria)
  • Calcolo, prova di calcolo a mente su somme e sottrazioni (dalla 3° primaria alla 5° primaria)

La piattaforma mette inoltre a disposizione delle attività di potenziamento mirato sulla lettura, la scrittura, il calcolo e la metafonologia.

Scopri di più: https://www.anastasis.it/intempo-scuola/


 

Questionari

Un primo passo per la Rilevazione di Situazioni a Rischio di Disturbo Specifico dell’Apprendimento è la compilazione del questionario RSR-DSA . Lo strumento, composto da una checklist per i genitori ed una per gli insegnanti, indaga le capacità scolastiche dello studente, in particolar modo rispetto alle abilità di lettura, scrittura e calcolo, ma con un’attenzione anche all’aspetto comportamentale, emotivo e neuropsicologico (abilità attentive, mnemoniche, visuo-percettive e motorio-prassiche).

Utile per l’identificazione precoce al primo e al secondo anno e per l’individuazione di casi con sospetto DSA dal terzo al quinto anno.

 

RSR DSA

 


Prerequisiti

I prerequisiti dell’apprendimento sono quell’insieme di abilità cognitive su cui poggiano le abilità di letto-scrittura, di elaborazione numerica e calcolo. Perché valutare i prerequisiti alla scuola primaria? Sempre nell’ottica di un’individuazione precoce di un possibile disturbo dell’apprendimento, il riconoscimento di debolezze in queste abilità può permettere 1) di monitorare una situazione a rischio e 2) mettere in atto dei processi di potenziamento mirato delle abilità deficitarie

PRCR-2/09

La prima batteria di test di valutazione che propongo è la PRCR-2/2009 (Prove di Prerequisito per la Diagnosi delle Difficoltà di Lettura e Scrittura) che, come suggerisce il nome stesso, inizia ad essere un po’ vecchiotta ma permette l’analisi di un ampio ventaglio di abilità:

  • AV - Analisi visiva
  • SD - Lavoro seriale da sinistra a destra
  • DUR - Discriminazione uditiva e del ritmo (Solo classe prima)
  • MUSFU - Memoria uditiva sequenziale e fusione uditiva
  • IVU - Integrazione visivo-uditiva
  • GV - Globalità visiva

 

PRCR

 

CMF

La seconda batteria che suggerisco è la CMF che permette una valutazione delle competenze metafonologiche, intese come la capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato, operando adeguate trasformazioni con gli stessi. A differenza della PRCR-2/2009, che prevede prove a somministrazione individuale e collettiva, la CMF è somministrabile unicamente in forma individuale.

Dalla classe prima alla classe terza sono somministrabili le prove di:

  • Sintesi fonemica
  • Segmentazione fonemica
  • Delezione della sillaba iniziale/finale
  • Ricognizione di rime

Mentre la prova di Fluidità verbale F.A.S., dove lo studente deve dire più parole che gli vengono in mente che iniziano con la lettera (o più propriamente il fonema) “F”, “A” o “S”, è somministrabile in ogni anno della scuola primaria, la prova di spoonerismo, dove lo studente deve invertire i fonemi iniziali di due parole date, è somministrabile dalla classe seconda alla classe quinta.

Nella batteria è inoltre presente un CD-ROM per facilitare l’attribuzione di punteggio e il confronto con i dati normativi.

 

CMF

 


Lettura

Per valutare le abilità di lettura (intesa come abilità di decodifica), far leggere allo studente dei testi (o delle liste di parole e non parole) con adeguate caratteristiche (ad es. indici di leggibilità di frequenza d’uso) e che permettano il confronto con un ampio e rappresentativo campione normativo, rappresenta la strada maestra.

La difficoltà nell’utilizzo di questo approccio è che, per forza di cosa, la somministrazione dovrà avvenire in forma individuale, facendo leggere cioè il materiale ad un solo studente per volta. Voglio perciò iniziare da qualche alternativa ingegnosa per la valutazione collettiva delle abilità di lettura per poi presentare quelli che sono dei gold-standard degli strumenti di screening della lettura in ambito scolastico.

DLC

La prova DLC è una prova di decisione lessicale (gratuita) che si compone di una lista di parole reali e parole inventate. Gli studenti hanno a disposizione due minuti di tempo per leggere la lista segnando con una crocetta le parole inventate. Il punteggio è dato dal numero delle risposte corrette e può essere confrontato con i dati normativi messi a disposizione.

Gli studi condotti sul test dimostrano che il punteggio ottenuto dagli studenti è via via maggiore proseguendo nel percorso scolastico e correla positivamente con la velocità di lettura misurata da altri test.

 

DLC

Letter Chain e Word Chain

Questo test, somministrabile agli studenti a partire dalla classe prima fino alla classe terza della scuola secondaria di primo grado, si compone di due prove:

  • La prova di Letter Chain (LCT) si compone di una serie di stringe di lettere (es: ktbbsoofec) all’interno delle quali sono sempre presenti delle doppie. Gli studenti devono divedere le doppie con una barretta (es: ktb|bso|ofec). Il punteggio è dato dal numero di barrette correttamente collocate nel tempo a disposizione.
  • La prova di Word Chain (WCT) si compone di una lista di stringe composte da tre parole scritte in modo ravvicinato e senza spazio (es tartarugamercefilo). Gli studenti devono dividere le parole con una barretta (es: tartarugamercefilo). Il punteggio è dato dal numero di parole correttamente identificate (es: tartaruga|merce|filo) nel tempo a disposizione.

Dal momento che la prova di Word Chain sottende molte abilità cognitive con Letter Chain (velocità di elaborazione, attenzione ed analisi visiva, elaborazione seriale sinistra-destra…) ma richiede anche un’analisi ortografica/lessicale, la stessa richiesta razionalmente nella lettura, è possibile misurare un indice chiamato Indice di Riconoscimento delle Parole (WRI) attraverso questa formula:

WRI = 100 * (punteggio WCT– punteggio LCT) / punteggio LCT

Questo indice permette di controllare il fattore di velocità e, conseguentemente, può essere un buon indice dell’abilità di decodifica delle parole.

Per visionare il materiale contattare l'autrice.

Articolo di standardizzazione: http://www.tpmap.org/wp-content/uploads/2019/03/26.1.1.pdf

Prove zero

Sempre all’interno del panorama delle prove rapide e somministrabili collettivamente troviamo le Prove Zero, destinate agli studenti di classe prima e seconda della primaria.

Per la classe prima le prove previste per la lettura (da effettuare a gennaio e da ripetere a maggio) sono:

  • prova di divisione di parole, che seguendo lo stesso espediente di Word Chain si compone di una serie di parole scritte una accanto all’altra senza spazio, chiedendo agli studenti di dividerle attraverso una barretta in un tempo limitato;
  • prova di riconoscimento di parole, che si compone di gruppi di pseudoparole in mezzo ai quali c’è una parola esistente che gli studenti devono riconoscere (esempio: gapina, paniga, pagina, panagi).

La prova prevista per la classe seconda (da effettuare a maggio) è la:

  • prova di divisione di brano, dove gli studenti devono svolgere una lettura silenziosa a tempo di un brano, in cui le parole sono presentate una di fianco all’altra senza spazi, e devono separarle con una lineetta.

 

Prove zero

 

Prove MT – Kit Scuola

E arriviamo alla batteria per antonomasia della valutazione delle abilità di lettura, ovvero le prove MT. Storicamente capostipite della valutazione della lettura, le prove MT nascono per la scuola ma vengono presto adottate dalla clinica (non esistendo all’epoca altri strumenti) privando gli insegnanti di una risorsa preziosa. I clinici, infatti, chiedevano spesso alle insegnanti di non usare quelle prove perché, in sede di valutazione clinica, l’averle già svolte avrebbe potuto alterare i risultati.

Recentemente però, le prove MT sono tornate ad essere uno strumento disponibile per gli insegnanti grazie alla creazione del Kit scuola (e alla creazione parallela delle MT-3-Cliniche).

Il kit contiene un manuale teorico, un volume di prove di lettura e un fascicolo per il potenziamento delle competenze di decodifica, comprensione (orale e scritta) e metacognizione.

Per quanto riguarda la valutazione della lettura di decodifica, il test si compone di alcuni brani (ognuno presentabile in una certa fase dell’anno scolastico) che il singolo studente dovrà leggere a voce alta mentre l’insegnante segnerà sul suo foglio di notazione gli errori commessi (valutati secondo una griglia definita) e il tempo totale. Quest’ultimo potrà poi essere convertito in sillabe al secondo (sill./sec.), un indice di rapidità di lettura.

Il confronto con i dati normativi permetterà di calcolare in termini percentili gli errori commessi e in termini di deviazioni dalla media (punti z) la rapidità di lettura. Per una più chiara comprensione di questi risultati sarà inoltre possibile collocare la prestazione all’interno di alcune fasce:

  • CRR - Criterio completamente raggiunto
  • PS - Prestazione sufficiente
  • RA - Richiesta d’attenzione
  • RII - Richiesta intervento immediato

 

Prove MT Kit scuola Classi 1 2 primaria

 

Prove MT Kit scuola Classi 3 4 5 primaria


 

Comprensione

Sebbene la comprensione del testo non sia un criterio diagnostico per un disturbo specifico dell’apprendimento, la presenza di scarse abilità di comprensione potrebbero essere effettivamente l’esito di una difficoltà di lettura o di altre abilità che meritano comunque l’attenzione dell’insegnante e del clinico.

Prove MT – Kit Scuola

Nuovamente le prove MT divengono uno strumento prezioso nella valutazione delle abilità di lettura anche per quanto concerne la comprensione del testo. Infatti, oltre ai summenzionati brani di decodifica, sono presenti all’interno del kit anche delle prove di comprensione che possono essere somministrati collettivamente. Nella prova di comprensione, gli studenti devono leggere un brano e poi rispondere a delle domande a risposta multipla, con la possibilità di tornare sul testo.

Prove CO-TT

Per distinguere tra una difficoltà di comprensione del testo dovuta a una difficoltà nelle abilità di decodifica del testo o ad altre componenti linguistiche coinvolte nella comprensione orale, è possibile somministrare agli studenti le prove CO-TT. Le prove consistono in alcuni brani che l’insegnante legge ad alta voce chiedendo agli studenti di rispondere poi a delle domande scritte a scelta multipla.

Pecca di questa prova è che. mancando in questo caso la possibilità di avere un testo su cui tornare, eventuali scarsi punteggi potrebbero dipendere anche da fattori trasversali come difficoltà nella memoria di lavoro o nell’attenzione.

Grande vantaggio invece è che sono presenti all’interno della batteria anche delle schede di potenziamento per lavorare assieme agli studenti sulle abilità deficitarie di comprensione orale.

 

CO TT

 


 

Scrittura

La valutazione della scrittura dovrebbe comprendere aspetti ortografici e grafici che possono essere indice rispettivamente di possibili disturbi di disortografia o di disgrafia. Vediamo di seguito quali strumenti possono permettere tale valutazione.

Prove Zero

Già menzionate per la valutazione della lettura, le prove Zero contengono anche delle prove di valutazione dell’ortografia:

  • Per le classi prime è previsto un dettato di parole (bilanciate per lunghezza, frequenza e complessità fonologica)
  • Per le classi seconde è invece previsto un dettato di brano con determinate regole ortografiche (doppie, digramma “sc”, apostrofo e accento)

Entrambe le prove possono essere somministrate collettivamente in un breve tempo.

BVSCO-2

Il discorso fatto per le prove MT può essere simile anche con la Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica (BVSCO-2). Anche la BVSCO-2 infatti ha capeggiato a lungo nei distretti e negli studi clinici per la diagnosi di disortografia e disgrafia, fino all’arrivo della recente BVSCO-3.

La BVSCO-3 è pensata appositamente per la clinica e presenta, in parte, prove inedite rispetto alla sua versione precedente. Tuttavia, visti i tempi che ci metteranno i servizi e gli studi ad adeguarsi a quest’ultima versione, invito le scuole ad usare con cautela le BVSCO-2 e in particolare a non usare i dettati come prove di verifica con correzione ma, eventualmente, come un effettivo strumento di screening. Il motivo può essere chiaro, ma voglio essere preciso: se somministriamo allo stesso studente la stessa prova (a scuola e in uno studio clinico) a poca distanza di tempo e dopo aver anche magari corretto con lui la prova, la nuova valutazione sarà per forza di cose farsata e non permetterà una eventuale diagnosi.

Dopo questa premessa vi illustro la composizione di questa batteria.

Per indagare la competenza ortografica, la batteria presenta le seguenti prove:

  • Dettato di brano, uno diverso per ogni classe con relative difficoltà e lunghezza del testo che l’insegnante legge seguendo il ritmo della classe;
  • Copia di brano, dove gli studenti devono trascrivere un brano;
  • Scrittura di nomi di figure, per rilevare la facilità di accesso al lessico
  • Dettato di frasi con parole omofone non omografe, dove l’insegnante detta delle frasi con parole ambigue dal punto di vista ortografico (es. “il sergente l’ama” -> nella quale se lo studente non coglie il significato potrebbe scrivere “il sergente lama”; errore credo sempre più comune vista la presenza in Fortnite di un personaggio chiamato militare con le fattezza da lama)

Tutte le prove di competenza ortografica permettono di distinguere varie tipologie di errori ovvero errori fonologici, non fonologici o accenti e doppie.

Per indagare la velocità di scrittura, talvolta deficitaria in bambini con disgrafia, è prevista una prova di prassie di scrittura che chiedono allo studente di scrivere in un minuto, più velocemente possibile, la parola “le”, la parola “uno” o i numeri (in lettere) in ordine progressivo. Questa prova permette nella sua semplicità la valutazione delle abilità grafomotorie, l’analisi fonologica e la scelta del grafema.

È inoltre presente una checklist per valutare i comportamenti e la prestazione della scrittura (es. “scrive lettere in dimensioni troppo grandi”; “la scrittura non si tiene entro i margini della riga”).

Infine, è possibile attraverso questa batteria valutare anche la produzione del testo attraverso prove di descrizione e narrazione, dove a partire da un immagine o una serie di immagini lo studente deve descrivere la scena o inventare una storia.

 

BVSCO 2

 

Il libro dei dettati

Come dice il nome stesso, il libro dei dettati propone una serie di dettati per ogni classe, da proporsi sia in una versione valutativa, atta proprio a mettere in evidenza le fragilità ortografiche, sia in una versione didattica per potenziare le abilità ortografiche proprio tramite la scrittura di dettati e le riflessioni metacognitive sul processo.

Oltre a questo volume, apripista del genere, sono disponibili anche dei singoli manuali mirati per le classi prime e seconde, terze, quarte e quinte.

Nei volumi sono presenti dei criteri di attribuzione di punteggio che permettono la collocazione in fasce di prestazione.

 

Il libro dei dettati

 


 

Elaborazione numerica e Calcolo

La matematica rappresenta uno scoglio per molti studenti ed è per questo che credo si debba essere ancora più sistematici nella valutazione delle singole abilità sottese. Questo tipo di valutazione, rispetto alla semplice verifica di competenza, a conti fatti (perdonate il gioco di parole) risulta utile non solo a studenti con potenziale discalculia  ma a tutti quegli studenti che presentano delle difficoltà in quest’area.

L’identificazione delle specifiche carenze, in termini di elaborazione numerica e di calcolo, permetterà infatti un lavoro di potenziamento mirato che negli studenti con difficoltà li potrà portare a “rimettersi in carreggiata” e che negli studenti con discalculia darà ulteriore prova della presenza del disturbo.

AC-FL

Per una valutazione rapida della fluenza di calcolo, le prove AC-FL rappresentano un ottimo strumento in quanto richiedono una buona automatizzazione dei fatti aritmetici e presuppongono la conoscenza delle procedure del calcolo scritto.

Le prove che consistono in una serie di addizioni, moltiplicazioni e sottrazioni già incolonnate in cui gli studenti devono scrivere il risultato, sono somministrabili in forma collettiva a partire dalla classe terza e fino alla classe quinta della scuola primaria.

Il limite di questa prova consiste nell’indagare solo alcuni aspetti delle abilità matematiche. Un ottimo strumento di screening a cui può essere però utile affiancarne uno in grado di valutare le abilità mancanti.

 

AC FL

 

AC-MT 6-11 anni

Ancora prove derivanti dal decennale lavoro di studio, ricerca e applicazione del gruppo MT, e ancora un esempio di come la scuola possa riappropriarsi di uno strumento nato per lei. Come per le Prove MT, anche la batteria AC-MT era stata infatti rapita dalla clinica con indicazioni alla scuola di astenersi dal loro utilizzo. Come per le Prove MT però è disponibile ora una batteria pensata per la clinica, le AC-MT-3 e una batteria pensata per la scuola.

Partendo da modelli neurocognitivi dello sviluppo delle abilità matematiche, l’AC-MT si compone di prove che valutano diversi aspetti della cognizione numerica e del calcolo. Nelle prove pensate per la somministrazione collettiva troviamo:

  • Operazioni scritte, per valutare globalmente la conoscenza degli algoritmi di calcolo scritto e cogliere eventuali difficoltà di incolonnamento o calcolo;
  • Giudizio di numerosità, per valutare gli aspetti analogici di quantità attraverso un confronto tra numeri;
  • Trasformazione in cifre; per valutare le abilità di sintassi numerica (es. tre decine e quattro unità -> 37)
  • Ordinamento di numerosità

Nella parte da somministrare individualmente sono invece presenti prove di:

  • Calcolo a mente, per valutare le abilità di calcolo mentale e le strategie impiegate;
  • Calcolo scritto, per valutare nuovamente la conoscenza degli algoritmi di calcolo, cogliere eventuali difficoltà di incolonnamento o calcolo ed approfondire le strategie utilizzate;
  • Enumerazione, per valutare le abilità di conteggio
  • Dettato di numeri, per valutare abilità di transcodifica numerica da un codice verbale (numero dettato) ad uno visuo-arabico (numero scritto in cifre) e abilità lessicali e sintattiche;
  • Recupero di fatti numerici, per valutare la conoscenza mnemonica risultati di semplici operazioni (es. 4+4=8)

Somministrabile a studenti dalla classe prima alla classe quinta le AC-MT 6-11 sono un master pièce che ogni insegnante di matematica è utile conosca e utilizzi.

 

AC MT 6 11

 

Per riassumere

 

Riassunto Screening Primaria

Categorie Blog

  • Educazione

    Suggerimenti e tecniche provenienti dalla ricerca sperimentale da usare con figli e studenti.

  • Motivazione e come trovarla

    Trovare la forza per raggiungere i propri obiettivi

  • Dentro la psicologia

    Un viaggio all'interno di una disciplina tanto affascinante quanto poco conosciuta tra grandi personaggi e grandi teorie.

  • Studiare meglio

    Dedicato a tutti gli studenti che vogliono migliorare nel loro metodo di studio.

  • Stare meglio con sé e con gli altri

    Tecniche di gestione emotiva e comportamentale tra modelli di crescita personale e di assertività.

  • Disturbi psicologici nei bambini

    I bambini possono avere difficoltà psicologiche o veri e propri disturbi psicologici. È importante conoscere quali sono per poterne cogliere i segnali.

  • Disturbi psicologici

    Una descrizione dei principali disturbi psicologici riconosciuti dalla comunità scientifica con riferimenti bibliografici attendibili.

  • Relazioni di coppia

    L'amore e relazioni di coppia secondo una prospetiva cognitivo comportamentale (e non).

  • Piano Didattico Personalizzato - PDP

    Consigli per scrivere un Piano Didattico Personalizzato che tenga conto degli aspetti cognitivi ed emotivi degli studenti

  • Psicologia digitale

    Scopri il mondo digitale attraverso la lente della psicologia attraverso giude, articoli e recensioni

 

LOGIN