John Alan Lee (1933-2013) era un sociologo canadese, conosciuto per il suo attivismo politico e la sua ricerca nell’ambito dell’amore e della sessualità. Nel 1973 presentò una teoria sull’amore, basata sulle sue ricerche, all’interno di un libro chiamato “Colors of Love: An Exploration of the Ways of Loving”.
Attualmente il libro in questione risulta praticamente introvabile. Le uniche copie disponibili sono in poche librerie universitarie tedesche e americane o acquistabili su Amazon al modico prezzo di 961,04€.
Per fortuna, il dott. Lee ha contribuito alla scrittura di un capitolo di “La psicologia dell’amore” di Sternberg e Barnes (1988, 2002), libro ancora in commercio. In questo articolo presenterò la teoria de “I colori dell’amore” (o ruota cromatica dell’amore) di John Alan Lee basandomi su questo suo contributo.
I (falsi?) miti del vero amore
Esiste un unico vero amore
Mi piace il rosso, lo trovo un bel colore e mi piace come mi sta addosso. Penso che questa mia posizione nei confronti del rosso sia abbastanza accettabile. Se però dicessi che il rosso è l’unico vero colore e che chiunque non lo riconosca è un deviato, mi si prenderebbe per matto.
Eppure si è facilmente inclini ad accettare che esista un unico vero amore e che altri tipi di amore… beh non sono realmente amore.
Tuttavia, chi ha cercato di operare una sintesi tra tutta la letteratura esistente sull’amore, da Ovidio a Shakespeare, da Gesù a Fromm, non è riuscito a crearne un’immagine unica. “Alcuni autori affermavano in maniera perentoria che la gelosia costituisce una prova d’amore (Cappellano); altri invece la consideravano un comportamento immaturo (Margaret Mead)” (Lee, 1988, 2002; pp. 73).
È la quantità di amore che fa la differenza
“Mi ami? Ma quanto mi ami?” diceva una vecchia pubblicità facendo il verso alle conversazioni tra gli adolescenti innamorati e, a voler essere sinceri, a gran parte degli adulti.
L’amore è davvero questione di quantità? Se così fosse, questo presupporrebbe che si tratti di un'unica dimensione, cosa che abbiamo visto non essere forse così vera.
Continuare a basare i propri confronti sulle diverse quantità d’amore provato “è come vivere in un mondo in bianco e nero, dove quantità variabili di amore producono le sfumature di grigio più o meno intenso. Eppure sono già molti anni che abbiamo buttato via la TV in bianco e nero perché preferivamo quella a colori” (pp. 53).
Diversi colori (tipi o stili) d’amore
Iniziare a pensare che non esiste solo un tipo di amore, ma che ne possono esistere amori di diversi tipi altrettanto veri, ci permette di vedere le nostre relazioni (finite) sotto un diverso punto di vista.
Non è vero che Tizio non ti amava abbastanza, forse non ti amava nel modo che volevi. Non è vero che non sei mai stato innamorato di Tizia, ma non l’hai amata nel modo in cui ti piacerebbe amare.
Continuando l’analogia con la teoria dei colori, Lee (1973) riconosce che esistono dei tipi d’amore fondamentali la cui commistione (all’interno dello stesso individuo) può generare diverse combinazioni. Sempre all’interno dell’analogia, Lee tiene a specificare che tali configurazioni non sono determinate una volta per tutte.
Il rosso può piacermi per vestirmi, ma non per decorare la casa. Inoltre tra qualche anno potrei cambiare gusti e altrettanto potrei fare con il mio sistema d’amore. Vediamo allora quali sono i tipi d’amore riconosciuti da John Lee nella sua teoria dei colori dell'amore.
I colori primari dell’amore
Eros
“Vederla è amarla” [Kierkegaard]
L’eros è l’amore fisico. L’innamorato erotico conosce bene quali sono i tipi di corpo che l’attraggono e li ricerca. Vuole una relazione esclusiva ma non è possessivo. Trovare la persona ideale è la cosa più importante della vita.
Storge
“Amore senza febbre e follia” (Prudhon)
Lo storge è il classico amore tra fratelli ed è un amore basato sull’amicizia. Non gli piace un fisico in particolare e non è incline a manifestazioni del suo sentimento tanto che a volte può provocare nell’altro dei dubbi circa il suo interesse (che invece può essere molto presente). Cerca nell’altro una persona con cui fare le cose assieme, non per dipendenza ma perché gli piace condividere i suoi interessi con il partner.
Ludus
“Mai appartenni a quella grande schiera la cui dottrina impone che si scelga una sola fra tante, un’amante o un’amica e tutte l’altre, allorchè buone e belle, relega al freddo oblio” [Shelley, Epipsychidion]
Il Ludus è uno stile d’amore giocoso e disimpegnato. Chi ha questo stile d'amore, ammette il pluralismo in amore e non è geloso né comprende la gelosia. “Perché mi chiedi dov’ero venerdì sera? Oggi è sabato, siamo assieme e io ti amo. Non ti basta?” (Lee, 198pp. 59)
I colori secondari dell’amore
Come nella teoria dei colori, i colori primari se mescolati danno vita ad altri colori, in ugual modo all’interno della teoria dei colori dell’amore le combinazioni di stili d’amore danno origine a nuovi stili. Ovviamente le gradazioni ottenibili potrebbero essere infinite, ma Lee cerca di categorizzarne quelle principali.
Mania (Eros + Ludus)
È la follia d’amore, che travolge, che fa fare cose stupide. In qualche modo è la più rappresentata nella cultura letteraria e cinematografica eppure è ritenuta da alcuni (e forse a ragione) la forma più disfunzionale di amore. È caratterizzata da dipendenza verso il partner e ambivalenza. Tende a vedere nell’altro caratteristiche che questi non possiede, è vulnerabile nella relazione finendo per essere più innamorato che amato. È estremamente geloso, forse perché insicuro di sé.
Pragma (Ludus + Storge)
È un amore pratico, concreto, a modi “lista della spesa”. Chi ha questo stile conosce le caratteristiche che cerca in un partner. Diversamente dall’innamorato erotico, il pragmatico non dà importanza tanto al fisico, quanto a qualità, interessi ed hobbies. Prima di scegliere il partner, il pragmatico si assicura che il potenziale compagno sia compatibile studiandolo attentamente nelle sue interazioni con il proprio contesto sociale.
Agape (Eros + Storge)
È la tipica visione dell’amore proposta dalla cultura cristiana. Pochi nelle ricerche di Lee si identificano in questo tipo d’amore. Chi lo pratica pensa che amare sia un dovere. Cerca di fornire aiuto e supporto, tanto al partner quanto a chiunque ne necessiti. Sarebbe disposto a lasciare che il partner trovi un altro se pensasse possa essere più adatto di lui a soddisfarlo.
I colori dell’amore in sintesi
Sebbene alcuni di questi stili d’amore possano sembrarci più condivisibili di altri, è necessario ricordarsi che nessuno di questi sia più giusto di altri. Se mi piace il rosso non è detto che il rosso debba piacere a tutti. Di seguito una tabella con le caratteristiche principali dei colori dell’amore (primari, secondari e varianti) rilevate dagli studi di Lee.
Trovare l’amore: Quale combinazione di colori?
Se ognuno di noi ha (quanto meno per un certo periodo della propria vita) un certo stile, un certo colore d’amore, in base a cosa sarebbe opportuno scegliere un compagno?
Continuando ad utilizzare l’analogia dei colori, una combinazione vincente sembrerebbe essere quella tra colori adiacenti. Facendo riferimento alla ruota cromatica dell’amore, stili d’amore adiacenti condividono in parte qualche caratteristica che rende possibile un rapporto soddisfacente.
Stili che si trovano all’opposto tendono invece a non essere compatibili, andando presto o tardi in contro a dei conflitti importanti, proprio perché intendono la relazione in modi diversi.
Lee precisa che non è la durevolezza del rapporto a decretarne la sua bontà dal momento che alcune coppie (es. Ludico e Storgico) possono vivere rapporti soddisfacenti e gratificanti anche in relazioni di breve durata.
Qual è il tuo colore preferito in amore?
Negli anni, sono stati proposti diversi questionari per rilevare i tipi di amore basati sul sistema di John Lee, contestati però da quest’ultimo. Lee nel catalogare i tipi di amore ha infatti utilizzato un sistema molto sofisticato di categorizzazione proprio perché insoddisfatto dalle tipiche scale Likert.
Tuttavia, uno strumento oggigiorno usato per “misurare” i tipi di amore del sistema Lee, e che ha dato prova di buone caratteristiche psicometriche, è il Love Attitude Scale (LAS; Hendrick & Hendrick, 1986). Propongo qui una versione del LAS da me tradotta per provare a esplorare in quale tipo di amore ti riconosci di più al momento.
Bibliografia:
Hendrick C. & Hendrick S. S. (1986). A theory and method of love. Journal of Personality and Social Psychology, 50, 392-402
Lee, John A. (1973). Colors of Love: An Exploration of the Ways of Loving. Toronto: New Press
Sternberg R. J. & Barnes M. L. (1988) The psychology of Love. Yale University: New Haven and London. Traduzione italiana “ La psicologia dell’amore” (2002). Tascabili Bompiani
"Proud Life: Activist and rebel John Alan Lee". Xtra!, December 18, 2013.